Area Riservata

Mercoledì, 27 Ottobre 2010 22:39

Il clamore mediatico della violenza familiare

Un breve spunto per riflettere sull'enorme potere dei media nella vita quotidiana.
Perchè e come esercita questo potere? Perchè tanto clamore?

Pubblicato in Crimini relazionali

Dall’inglese bullying, il termine bullismo indica un comportamento che mira consapevolmente a fare del male, che è persistente- talvolta dura per settimane, mesi e perfino anni- e da cui è difficile difendersi. Occorre fare attenzione, però, a non confondere il bullismo con i litigi tra coetanei; la differenza è che un litigio non è né intenzionale, né ripetuto.

di Simona Morganti

Lunedì, 28 Marzo 2011 12:06

Bullo o criminale?

Il Bullismo troppo spesso viene "liquidato" come un semplice "gioco da ragazzi". Se immaginiamo la figura del classico bullo viene in mente un compagno di scuola più grande che commette piccole prepotenze, che ruba la merenda, che prende in giro e che al massimo arriva a tirare un pugno.

di Simona Ruffini

LA VIOLENZA E IL BULLISMO NELLA SCUOLA
PROGETTO INTEGRATO DI PREVENZIONE E STRATEGIE DI INTERVENTO

LA VIOLENZA E IL BULLISMO NELLA SCUOLA
PROGETTO INTEGRATO DI PREVENZIONE E STRATEGIE DI INTERVENTO

Pubblicato in Per gli insegnanti

La violenza e il bullismo nella scuola primaria
Progetto integrato di prevenzione e strategie di intervento

Pubblicato in Per gli insegnanti

Il ruolo del legale e delle Forze dell'Ordine
La recente legge sulla violenza di genere (L.119/13) ha ampliato le misure a tutela delle vittime di maltrattamento, stalking e violenza domestica. Per poter intervenire è necessario conoscere in modo approfondito i fenomeni, gli strumenti operativi e legislativi di contrasto e quelli di tutela per le vittime, così da poter attivare modelli condivisi d’intervento e diffondere buone pratiche Data di inizio: 21 marzo 

Pubblicato in Eventi Svolti

Salve,
è da anni ( da sempre) che nella mia famiglia vivo in una condizione di forte difficoltà, sento di essere vittima di violenza sopratutto psicologica a cui ho reagito passivamente svalutando me stessa e sviluppando forti difficoltà nelle relazioni interpersonali. Ultimamente, dopo fallimenti seguiti da anni di depressione,ho cercato e cerco di reagire, ma tutto mi si ritorce contro.Sono divenuta aggressiva e mi sento fortemente in colpa per questo, non riesco a vivere una vita indipendente e dignitosa.Non ho più relazioni sociali, affetti o amicizie.Non lavoro.Le mie giornate si ripetono tutte uguali tra loro, bado alla casa, alle necessità degli altri . Tra me e la mia famiglia vi è un forte distacco emotivo. Sono profondamente egoisti, mi riversano addosso le loro ansie o scaricano su di me le frustrazioni, ma non si curano dei miei sentimenti, mi lasciano sola e sembrano incuranti del fatto che non ho prospettive future. Non riesco a capire se la loro è una reale indiffer
enza o se è un profondo rancore.Come posso sbloccarmi e liberarmi dalle dinamiche perverse insite nei mie rapporti familiari. P.S. tutti i miei familiari hanno o hanno avuto problematiche psicologiche o psichiatriche (mia madre ha vissuto periodi di depressione, mio fratello è in cura con antipsicotici, mia sorella vive da anni disturbi del comportamento alimentare)G.R

Pubblicato in Le vostre Richieste

In questo master, che è anche il primo modulo del MASTER FEMMINICIDIO, inquadreremo tutti quei fenomeni in cui la violenza si manifesta all’interno di relazioni affettive significative, generando spesso eventi criminosi di emergenza attuale

Pubblicato in Eventi Svolti

Il presente master intende definire in modo approfondito la natura dei fenomeni, le norme dedicate e le possibilità d’intervento, con l’obiettivo di confrontare le esperienze e proporre una metodologia sia preventiva che operativa.

Pubblicato in Eventi Svolti

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