di Simona Morganti
La professoressa Di Pompeo della Deutsche Schule Rom di Roma affrontava spesso con i suoi alunni il tema della violenza sulle donne.
Michela Di Pompeo è stata uccisa a tradimento nella notte tra domenica e lunedì, nel sonno, dal suo compagno, che aveva deciso di lasciare.
Dal Corriere della sera di oggi: «Ogni volta — scrivono i ragazzi — ci parlava del rispetto per le donne, della parità dei sessi, dei casi di persone folli che uccidono le mogli per gelosia. E come è finita la sua vita oggi? Proprio in questo modo. Sembra una barzelletta — riflettono adesso i suoi studenti —, se non avessimo letto l’articolo e non avessimo guardato il telegiornale che parlava di lei, non ci avremmo mai creduto. Ora tutto è chiaro: c’era un motivo se rimproverava i ragazzi quando facevano battute squallide sulle ragazze». E ancora: «Domani vorremmo che tutto fosse come al solito, ma sappiamo che non sarà così. La scuola, vestita di nero, piangerà una delle sue migliori insegnanti, se non la migliore».
La professoressa Di Pompeo aveva capito che è importante educare i giovani alla pari opportunità e al rispetto dei generi. Quello che invece probabilmente le è mancato è stato un aiuto per se stessa, per valutare correttamente il rischio che stava vivendo: manifestare la volontà di lasciare il partner può essere molto pericoloso se il partner è geloso e possessivo.
I femminicidi sono preceduti da comportamenti che costituiscono segnali di rischio e che oggi possono essere analizzati e riconosciuti per mettere in moto meccanismi di prevenzione e protezione.
Esistono questionari di autovalutazione del rischio che aiutano ad inquadrare correttamente la situazione di pericolo, superando quel meccanismo che purtroppo spesso fa pensare: non può succedere proprio a me.
Se si sta vivendo una relazione che fa paura e dalla quale si vuole uscire, è opportuno chiedere immediatamente aiuto ad un centro antiviolenza, ci si può salvare la vita!
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Psicologa e Psicoterapeuta ad indirizzo sistemico-relazionale, svolgo attività clinica presso Psicologia insieme, Studio Associato e Associazione onlus, di cui sono il Presidente. Responsabile dell’area violenza e dipendenza nelle relazioni svolgo in questo settore formazione per operatori e gruppi di sostegno per l’utenza.