di Simona Morganti
La pandemia, tra tutte la altre cose, ha rappresentato per tutti noi anche un’interruzione temporale. E’ sembrata durare un tempo interminabile, producendo una frattura tra un prima ed un dopo e, per tanti aspetti delle nostre vite, è come se riallacciassimo adesso i fili con la fase precedente, con una ritrovata normalità.
Che cosa abbiamo fatto in questi due anni? Tante cose ma sul fronte dei legami, degli affetti, delle relazioni sociali qualcosa si è perso, si è sfilacciato, siamo rimasti in contatto solo con le persone più vicine, i familiari e gli amici più stretti. Tante connessioni si sono perse, tanti incontri diradati.
Oggi mi trovo a scoprire, dopo ben due anni dall’accaduto, che una persona con la quale ho collaborato a lungo professionalmente, con la quale mi sono sentita costantemente per tanti anni, non c’è più, è improvvisamente e prematuramente venuta a mancare a fine 2020.
Voglio allora ricordare qua il dottor Alberto Bazzurri, in questo spazio della struttura che lo ha ospitato, apprezzato e stimato in tante occasioni.
L’incontro con il Maresciallo Bazzurri è avvenuto su un comune interesse, quello sullo studio di un fenomeno che all’epoca non era ancora un reato, lo stalking. Abbiamo cominciato insieme a studiare, ad approfondire le dinamiche della violenza di genere e a indagare sui fatti di cronaca, integrando le nostre diverse competenze.
Alberto voleva contribuire a far conoscere i fenomeni per prevenirne gli esiti più violenti. Insieme abbiamo cominciato a fare formazione ai professionisti impegnati in prima linea, tra cui le Forze dell’Ordine.
Metteva una profonda passione in questo, sempre pronto a lanciarsi in nuove sfide senza volere niente per sé, anzi spesso chiedendo di rimanere sullo sfondo; non voleva apparire ma solo contribuire a diffondere competenze che avrebbero potuto cambiare gli approcci, aumentare la sensibilità su fenomeni prepotentemente emergenti.
Abbiamo continuato ad aggiornarci fino all’autunno 2020 e poi questi ultimi due anni si sono inghiottiti tutte le possibilità di incontri, di formazione in presenza, di confronti diretti.
Pochi giorni fa vengo a sapere che Alberto non c’è più, quel filo non potrò riallacciarlo, e allora voglio qui salutare una persona davvero speciale.
Ciao Alberto e grazie di tutto