di Simona Morganti
25 Novembre 2017 CAPITOLO I
I dati pubblicati dall’Istat ci dicono che 31.5% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Circa 6 milioni 788 mila donne.
Molto frequenti anche i casi di violenza psicologica. Il 16.1% delle donne ha subito atti persecutori o stalking nel corso della propria vita, una percentuale equivalente a 3 milioni 466 mila donne.[1]
Fanno molto riflettere i dati sulle richieste di aiuto:
Sono numeri che fanno pensare alla poca fiducia ancora nei servizi e nelle istituzioni. E c’è la possibilità che i cambiamenti in arrivo non migliorino le cose:
Allora il nostro paese cammina come i gamberi?
Francesca Garisto, avvocata penalista e vicepresidente della Casa delle donne maltrattate spiega: «Con la legge del 2009 abbiamo raggiunto un obiettivo cruciale, perché è nata una figura di reato specifica, il cosiddetto stalking appunto. Fino all'entrata in vigore della norma gli atti persecutori erano considerati ognuno come una singola e autonoma azione, spesso nemmeno punibile come reato minore. Atti che invece, se inseriti in un contesto globale, hanno rilevanza penale».
L’iter per arrivare all’approvazione della legge 38/2009 è stato in Italia lungo e complesso; molta spinta è stata data da chi ha cominciato a studiare i comportamenti e le intenzioni, arrivando a capire gli aspetti individuali, sociali e culturali implicati in un comportamento complesso come in quello dello stalking.
E’ importante continuare a studiare in maniera interdiciplinare i crimini relazionali per evitare scivoloni che non migliorano la condizione di chi ne sia vittima.
Il 25 Novembre, Giornata nazionale contro la violenza di genere è una buona occasione per continuare a parlare di questi temi.
Psicologia insieme ha una sorpresa in serbo per chi sia interessato a lavorare in questo settore.
[1] Dati pubblicati su l’Espresso del 5 ottobre 2017
Psicologa e Psicoterapeuta ad indirizzo sistemico-relazionale, svolgo attività clinica presso Psicologia insieme, Studio Associato e Associazione onlus, di cui sono il Presidente. Responsabile dell’area violenza e dipendenza nelle relazioni svolgo in questo settore formazione per operatori e gruppi di sostegno per l’utenza.