Una donna dentro la spirale della violenza spesso si sente confusa ed ha difficoltà a chiedere aiuto. Entrambi questi elementi sono dovuti sia alla relazione affettiva, che la lega all'aggressore, che alle caratteristiche della spirale della violenza.
di Simona Morganti
La violenza infatti non si manifesta esplicitamente fin da subito ma si articola in varie fasi, con un'escalation di gravità.
In alcuni casi il partner abusante prova vergogna e fa promesse di cambiamento, in altri può colpevolizzare la vittima per le azioni che lui ha compiuto. Può essere quindi molto difficile, lungo e doloroso il percorso per arrivare a rendersi conto della spirale in cui si è inserite e per decidere di chiedere aiuto. In tutto questo c'è anche la parte che riguarda i figli, spesso vittime di violenza assistita, e la difficoltà ad abbandonare la casa, anche per la loro presenza.
Durante la pandemia i casi di violenza domestica hanno avuto un allarmante aumento, proprio per le restrizioni che hanno costretto le persone a trascorrere un tempo maggiore in casa; le condizioni di isolamento imposte aumentano le possibilità di controllo e di limitazione della libertà della donna esercitate dal maltrattante. L'isolamento è infatti una delle principali forme in cui si manifesta la violenza domestica. Durante l'isolamento le possibilità della donna di chiedere aiuto diminuiscono considerevolmente.
Proprio per questo è importante sapere che tutti possono fare qualcosa per aiutare una vittima di violenza domestica, non solo gli operatori del settore, formati sul riconoscimento dei segnali della spirale della violenza. E' importante sensibilizzare tutta la popolazione sull'importanza di contattare le Forze Dell'Ordine.
Inoltre le donne vittime di violenza devono sapere che esiste un segnale di aiuto messo a punto proprio in seguito alla Pandemia. Il Signal for help è oggi internazionalmente diffuso:
Facciamo tutti qualcosa, ecco i numeri utili:
1522 NUMERO NAZIONALE ANTIVIOLENZA
112 CARABINIERI
113 POLIZIA DI STATO
118 EMERGENZA SANITARIA
Psicologia Insieme, impegnata da anni sul tema, continua a lavorare sulla formazione degli operatori.
Se vuoi saperne di più vedi il programma del corso:
https://www.psicologiainsieme.it/studio-associato/formazione/corsi-online/443-dipendenza-affettiva-e-crimini-relazionali-stalking-violenza-domestica-e-femminicidio
Psicologa e Psicoterapeuta ad indirizzo sistemico-relazionale, svolgo attività clinica presso Psicologia insieme, Studio Associato e Associazione onlus, di cui sono il Presidente. Responsabile dell’area violenza e dipendenza nelle relazioni svolgo in questo settore formazione per operatori e gruppi di sostegno per l’utenza.