Il mondo della scuola sta cambiando: cambiano i programmi, cambiano i soggetti operatori (per numero e in alcuni casi per ruolo: nuove figure di tecnici, esperti…) cambiano i bambini, i ragazzi, i giovani che frequentano la scuola, cambia la relazionalità a più livelli fra i vari attori. Dirigenti, insegnanti e non solo, si trovano quotidianamente di fronte a sfide sempre nuove. Queste vanno dalla “semplice” gestione del clima e della disciplina in classe a imponenti questioni metodologiche e didattiche.
Molti studi vi sono ormai nel panorama scientifico internazionale sul tema dello sviluppo psichico fetale;
alcuni di questi sono di natura sperimentale ed hanno aperto interessanti prospettive in merito alla continuità evolutiva tra gli apprendimenti precoci, in epoca fetale, e le caratteristiche psichiche manifestate dal singolo individuo dopo la nascita.
di Simona Morganti
Le difficoltà d’apprendimento sono state stimate intorno al 10% dell’intera popolazione scolastica; le cause vanno dal disagio socio-ambientale, al ritardo lieve nello sviluppo intellettivo, ad aspetti emotivi-relazionali per arrivare ai Disturbi Specifici di Apprendimento (con una frequenza del 4% circa).