A cosa serve fare un corso di psicodiagnosi?

Questa è la domanda che molti di voi si faranno pensando alla possibilità d’iscriversi ad un corso di questo tipo. Penso che raccontarvi la mia esperienza personale sia il modo migliore per rispondere a questa domanda.

Subito dopo essermi laureata ho iniziato a fare il tirocinio post-lauream presso un ospedale pediatrico; in quel contesto, come nella maggior parte degli ambiti pubblici, considerate le scarse risorse, il lavoro si concentra prevalentemente nel saper fare una psicodiagnosi per poi inviare, se necessario, a una struttura adeguata per la presa in carico psicoterapeutica. Consigliata dai colleghi con maggiore esperienza mi sono iscritta a un corso di psicodiagnosi.

Questo è stato utile anche perché, nelle fasi iniziali del mio lavoro, vivevo con una certa ansia il rapporto diretto con i pazienti, sia bambini che genitori: il test psicologico permette di “riempire uno spazio” che altrimenti rimane destrutturato e per questo diventa fonte di ansia per chi ha poca esperienza professionale. Somministrare i test mi ha permesso di fare esperienza della relazione tra psicologo e paziente e con il corso del tempo sono riuscita a mettermi in gioco anche senza l’aiuto dello strumento testologico!

In seguito mi sono specializzata in psicoterapia e negli anni mi sono dedicata maggiormente a quest’ambito.

Mi ha sempre appassionato molto lavorare presso i servizi pubblici, ospedali o ASL. Per tale motivo ho iniziato a lavorare presso alcune ASL e in altri ospedali. Mi fa molto piacere constatare quanto la formazione sui test mi sia stata utile per inserirmi in queste strutture pubbliche che, come dicevo prima, non hanno risorse per la presa in carico psicoterapeutica (troppo onerosa dal punto di vista del tempo).

Ultimamente, dopo 10 anni dall’iscrizione all’albo, ho voluto iniziare una nuova esperienza professionale presso un Centro Diurno per adolescenti psichiatrici e indovinate il motivo per cui sono stata presa? La mia formazione sui test psicologici.