Area Riservata

di Alessandra Schiavi

I fatti di cronaca, a volte, hanno una singolare coincidenza con il calendario. Prendete la Giornata nazionale contro il bullismo, celebrata per la prima il 7 febbraio. E' certamente la conseguenza di un impegno che deve essere allargato a tutti i livelli sociali. Il bullismo è una realtà triste, a volte con risvolti drammatici, che si manifesta in varie forme e che deve essere contrastato attraverso una responsabilità educativa che chiami in causa tutti coloro che hanno un ruolo nella vita dei bambini e dei ragazzi.

Il “Cyberbullismo” è costituito da tutte le azioni aggressive effettuate attraverso i nuovi strumenti di comunicazione (cellulare, chat…) da una persona singola o da un gruppo che hanno l’obiettivo di far male o danneggiare un coetaneo che non può facilmente difendersi. Secondo uno studio di un gruppo di ricercatori europei, circa il 10% degli adolescenti tra i 12 e i 14 anni ne è vittima.

I cambiamenti cui la società va incontro spesso si accompagnano alla necessità di un riassestamento dei ruoli sociali e delle identità personali e, in questo senso, hanno ripercussioni anche a livello delle relazioni interpersonali.

di Simona Morganti

Pubblicato in Crimini relazionali

Dall’inglese bullying, il termine bullismo indica un comportamento che mira consapevolmente a fare del male, che è persistente- talvolta dura per settimane, mesi e perfino anni- e da cui è difficile difendersi. Occorre fare attenzione, però, a non confondere il bullismo con i litigi tra coetanei; la differenza è che un litigio non è né intenzionale, né ripetuto.

di Simona Morganti

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