Area Riservata

Dott.ssa Carlotta Sabatini.

Homework Tutor per ragazzi con difficoltà o con disturbi specifici di apprendimento (DSA) e ADHD- Psicologa.

In queste ultime ore stiamo vivendo un'escalation di preoccupazione dovuta alla diffusione del Coronavirus, in particolare in Lombardia e nel Veneto.

Ognuno di noi è protagonista di un tam tam tramite chat, social e media che ci porta ad un senso di preoccupazione ed insicurezza. Oltretutto siamo di fronte ad un virus di cui poco conosciamo, riceviamo comunicazioni di misure restrittive preventive, come la chiusura delle scuole e dei luoghi di aggregazione, che ci portano a sperimentare una condizione di allarme di cui non abbiamo mai avuto esperienza. Tutto questo ci porta nella condizione di provare paura, e la paura, si sa, talvolta ci rende irrazionali.

Cosa possiamo fare?

Attenerci alle notizie ufficiali e di persone che hanno una competenza scientifica e adeguarci alle indicazioni di prevenzione che ci arrivano dalle fonti sanitarie.

Per i genitori la raccomandazione è di parlare ai bambini di quello che sta succedendo, con chiarezza e senza allarmismi. Ascoltare notizie che magari non capiscono fino in fondo li porta ad angosciarsi, a questo si aggiunge lo sconvolgimento delle abitudini quotidiane, come la sospensione della scuola e di tutte le attività aggregative.

Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell'età evolutiva, ha scritto un testo molto chiaro rivolto proprio a loro, possiamo leggerlo insieme e commentarlo. Inoltre, nelle giornate a casa cerchiamo di aiutarli ad avere un'organizzazione del loro tempo. Di colpo si troveranno a vivere giornate particolarmente vuote dai mille impegni a cui sono solitamente abituati (niente scuola, attività sportive e ricreative, catechismo, ecc), anche questa alterazione della routine conferma le paure che qualcosa di molto grave stia succedendo.

Siamo di fronte ad una situazione che genera in tutti noi molta incertezza, ma non dimentichiamo che siamo parte di una società che se ne sta prendendo carico con competenza. Ognuno di noi può fare la propria parte, seguento con responsabilità le indicazioni che riceviamo dalle autorità, per poter uscire da questa situazione di emergenza al meglio.

Quanto volte nei contrasti pensiamo che sia sempre "colpa" dell'altro?
È davvero così?
Alla fine di un confronto si rischia di perdere amicizie o trovarsi accusati di prepotenza, senza quasi capacitarsene.
È possibile far valere le nostre ragioni senza soccombere o prevaricare l'altro?
Abbiamo pensato a un breve percorso di gruppo per migliorare le relazioni e raggiungere risultati più efficaci e soddisfacenti nel rapporto con gli altri.
I partecipanti potranno innescare processi di cambiamento attraverso lo stimolo di tecniche attive, la riflessione condivisa col gruppo e il rispecchiamento con gli altri partecipanti. Lo scopo finale è di uscire da ruoli rigidi in cui non ci riconosciamo o che ci fanno sentire inadeguati o a disagio, sia nei rapporti personali che nel contesto di lavoro.

Clicca qui per avere maggiori informazioni e per iscriverti.

Oggi, 7 febbraio, ricorre la Giornata Nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo e vogliamo ricordarlo proprio in questo blog che si rivolge alle famiglie, per sottolineare come i genitori possano avere un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel contrasto di questo fenomeno che fa molto male a tutti i protagonisti (vittime, bulli e spettatori).

Cosa possono fare i genitori?

Primo strumento di prevenzione importantissimo è far sentire amati e valorizzati i propri bambini, rinforzando la loro autostima. Un bambino amato e che sente di valere per quello che realmente è e sa fare, avrà una protezione in più rispetto a dinamiche relazionali difficili con i suoi coetanei. Più difficilmente cercherà un riconoscimento a qualsiasi costo negli altri.

Educare all'empatia, riuscire a riconoscere e comprendere le emozioni e le ragioni degli altri, sviluppare l'assertività, la possibilità di affermare le proprie esigenze senza prevaricare gli altri, sono due attitudini preziosissime.

Di fronte all'eventuale segnalazione da parte della scuola di problematiche conclamate è fondamentale la collaborazione con gli insegnanti, sia quando il bambino sembra trovarsi nel ruolo di vittima che di "bullo", mettersi sulla difensiva cercando responsabilità esterne non giova a nessuno, mentre fondamentale ė interrogarsi su quello che si può fare per aiutare il bambino a vivere le relazioni in maniera più positiva

Essere presenti, pronti ad ascoltare i disagi e fornire modelli di relazioni positive sono ulteriori elementi preventivi importanti.

In questi giorni stiamo ascoltando una canzone proposta dal giovane cantante Marco Sentieri al Festival di Sanremo: Billy Blue, il tema è forte ma può darci spunti di riflessione sul bullismo e le sue conseguenze.

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